Narra Paolo Diacono nella sua Historia Langobardorum dell'assassinio di un duca di Torino, Garibaldo.
Il fatto avvenne nel 622 nella Cattedrale di Torino dedicata a San Giovanni Battista, proprio il giorno di Pasqua.
"Erat quidam parvus homunculus ex propria familia Godeperti oriundus in civitate Taurinatium. Is cum Garipaldum ducem ipso sacratissimo paschali die ad orationem in beati Iohannis basilicam venturum sciret, super sacrum baptisterii fontem con...scendens laevaque manu se ad columellum tugurii continens, unde Garipaldus transiturus erat, evaginatum ensem sub amictu tenens, cum iuxta eum Garipald venisset, ut pertransiret, ipse, elevato amictu, toto adnisu eodem ense in cervice percussit caputque eius protinus amputavit."
Dal testo di Paolo Diacono che ho riportato qui fedelmente possiamo ricavare delle informazioni interessanti: la presenza di colonne nella chiesa, quindi una possibile divisione in navate e la presenza del fonte battesimale.
Sono due elementi interessanti per cominciare a costruire la storia architettonica delle tre chiese precedenti il Duomo attuale.
Ma il giallo non è uno solo: durante recenti scavi sono stati trovati i resti di decine di scheletri che presentavano i segni di una morte violenta.
Nel grande vano sotto il sagrato e la scalinata del Duomo erano sepolti in diverse tipologie di tombe, circa 200 persone, anche interi gruppi familiari, che presentavano sulle ossa tagli e segni di forma insolita.
Non ci sono misteri, basta la storia per spiegare la presenza di questi corpi sepolti durante un periodo di grandi scontri in città.
Ma l'area archeologica è davvero una miniera di informazioni.